L’uomo cannone

L’uomo cannone fu sparato in un giorno non ben precisato del 1973. La mira non fu delle migliori. Finì per sentirsi sempre solo, ma il suo volo non si poteva arrestare.

Tutto quello che sorvolò fu cancellato, per protezione, per la sopravvivenza. Visse sempre con molta fatica, fino a quando un giorno fu costretto a cadere, ma senza volerlo veramente. Provò a riprendere affannosamente il suo volo. Ci riuscì. Riposava di giorno nella falsità e viaggiava la notte in mezzo ai mostri che popolavano il pianeta “buco nero”.

Fu così costretto suo malgrado a vivere mirabolanti avventure, visitare mondi che non avrebbe mai pensato esistessero e a non dare più niente per scontato, neanche il battito del suo cuore.


“L’inesorabile decadenza dell’occidente”

Empoli, 24 ottobre2023

Carboncino, matita bianca e marrone su cartoncino viola – 21×29,7

Espressione di tutte le mie fobie sociali, di ciò che vedo e sento, di ciò che spesso cerchiamo di ignorare per non soffrire, per non agire, per non morire. 

Inno alla reazione, inno all’azione, inno al nichilismo.


“Enneatipo 4”

Storia di un uomo senza più azione ne reazione.

Carboncino – 14,5 cm x 17 cm

Empoli, 28 giugno 2023.

Un uomo intelligente, precoce, a tratti geniale, con una forma di cultura non canonica, scolastica, ma istintiva, costruita dalle esperienze di vita e da occhi che stravedono. È vittima del suo passato, delle scelte malate e della fiducia riposta in persone sbagliate. È un uomo vittima della colpa, una colpa profonda verso se stesso, verso quello che avrebbe potuto essere e che forse non sarà mai. È un capolavoro mancato da scultori falliti. Un padre anaffettivo, una madre vessatoria, questo il punto di partenza, la base imprescindibile di un declino costante. Un argine sceso su cartoni di fallimenti, un argine senza fine che non si può arginare. “Enneatipo 4” è condannato, lo sa benissimo, cerca di dimostrare la sua innocenza, ma solo stolti giudici gli crederanno. Credono in questo suo dolore che affascina, filamentosi bozzoli su ragnatele abbandonate. “Enneatipo 4” è innocente, sa anche questo, sa che c’è la via d’uscita, ma non la trova, non la vuole, vuole solo ciò che non sarà mai. 


“Una bellissima storia d’amore”

Marina di Bibbona, 13 agosto 2023

Carboncino e matita – 14,5×17

Attratto dal branco che muove sinuoso, da lacrime a V di un giorno piovoso.

La stanza adiacente, latente la mente, in punta di piedi pagavi la gente. A un tratto quel laccio, patibolo finto, serpenti di seta, al collo mio cinto. Lo noto quel testo, ignoto, funesto, domando il perché, d’inconscio detesto, maldestro, fai presto, non resto, non casco nel gesto, non sono in arresto, prigione son solo del solito incesto.